Perché l'ipospadia
Uno dei quesiti
che vengono posti dai genitori dei bambini affetti da ipospadia ed,
in generale, da malformazioni congenite, riguarda il perché della
loro comparsa. A tale proposito sono state avanzate numerose ipotesi
eziologiche. Tra queste ricordiamo l'assunzione, da parte della madre,
di estroprogestinici durante la gravidanza, un difetto dei recettori
per gli androgeni a carico dell'organo bersaglio (tubercolo genitale),
anomalie genetiche.
E' ipotizzabile, tuttavia, la presenza di fattori eziologici multipli,
tra di loro verosimilmente interdipendenti, che interferiscono con la
normale differenziazione degli organi sessuali in senso maschile.
E' possibile affermare con certezza che non esiste una trasmissione
ereditaria sul modello mendeliano. E' possibile, infatti, che nel caso
di due gemelli monocoriali, derivanti quindi da un unico ovulo, e con
un identico patrimonio genetico, uno solo sia ipospadico. Esiste, invece,
una predisposizione familiare all'ipospadia che può comparire
in individui della stessa famiglia. Il bambino ipospadico presenta nel
25% dei casi un congiunto affetto dalla stessa malformazione, nell'
8% il padre e nel 14% per cento un fratello. In linea generale, per
ogni bambino affetto da ipospadia esiste un 20% di possibilità
di avere un altro membro familiare colpito.
Recenti studi epidemiologici hanno messo in evidenza come l'incidenza
della malformazione sia aumentata significativamente negli ultimi 25-30
anni. Un esempio paradigmatico è quello relativo alla popolazione
dell'area metropolitana di Atlanta, negli Stati Uniti, in cui si è
passati da 18 a 40 casi per 10,000 nati. Una simile tendenza è
stata confermata in altri studi condotti su vasta scala. A tale incremento
numerico, che ha visto peraltro aumentare le forme più gravi
di ipospadia, non è possibile attribuire, allo stato attuale,
una spiegazione scientifica plausibile.
Anatomia
Le caratteristiche anatomiche riscontrabili a carico del pene ipospadico
possono essere estremamente variabili e talora decisamente bizzarre.
Bisogna infatti considerare come l'ipospadia rappresenti essenzialmente
un difetto della virilizzazione dei genitali esterni dell'embrione e,
come tale, presenta un ampio spettro di condizioni che vanno da genitali
la cui anatomia ricorda quella femminile ad anomalie minime in cui l'unica
alterazione visibile è rappresentata dalla schisi del prepuzio.
Gli studi embriologici finalizzati a definire l'eziologia della malformazione
non hanno fornito una risposta completamente esaustiva. L'elemento chiave
nella sua genesi consiste nell'arresto della chiusura della doccia uretrale
e nella conseguente incompleta formazione del canale uretrale. A questa
anomalia centrale si associano alterazioni degli altri elementi costitutivi
del pene quali anomalie di sviluppo della fascia di Buck, del dartos
e della cute peniena ventrale. Osservando il pene ipospadico è
possibile osservare come il punto in cui inizia la separazione ventrale
del prepuzio corrisponda all'arresto di sviluppo dell'uretra. A partire
da questo punto la parte ventrale dell'asta risulta sprovvista dei normali
elementi costitutivi ed è ricoperta da un esile epitelio tenacemente
adeso all'albuginea dei corpi cavernosi. L'insufficiente sviluppo delle
strutture descritte nella porzione ventrale dell'asta genera un incurvamento
ventrale e la comparsa di tessuto fibroso anelastico a ridosso della
porzione ventrale dell'albuginea peniena ("corda").
Più il meato uretrale esterno è situato prossimalmente
maggiore è l'entità dell'incurvamento. Lo stesso accade
per quanto riguarda le dimensioni dell'asta che tendono ad essere tanto
più ridotte quanto più si tratta di una forma prossimale.
Un'altra frequente anomalia, presente nelle forme più complesse
di ipospadia, è la malformazione della borsa scrotale, analogo
maschile delle grandi labbra femminili. Essa può essere divisa,
in corrispondenza del rafe scrotale, in maniera parziale o totale. Talora
lo scroto assume il c.d. aspetto a cavaliere, rappresentato da un ponte
tissutale che collega le due metà dello scroto al di sopra dell'asta.
Malformazioni associate
Frequente è l'associazione con patologie a carico del tratto
urogenitale che possono essere presenti nel 3-15% dei casi. Tale correlazione
è significativa nelle ipospadie prossimali (5,5%); raggiunge
il 46% nei casi in cui coesista atresia ano-rettale od ano imperforato.
E' meno frequente nelle ipospadie distali (2%). Le patologie di più
frequente riscontro sono rappresentate da agenesia renale unilaterale,
reflusso V.-U., ostruzione del giunto pielo-ureterale, megauretere.
Frequente è il riscontro di dilatazione dell'utricolo prostatico.
Esiste quindi una precisa indicazione a sottoporre i bambini affetti
da ipospadia a screening dall'apparato urinario (ecografia) e, nei casi
in cui l'ipospadia si associ a criptorchidia monolaterale con testicolo
non palpabile o criptorchidia bilaterale è opportuno effettuare
l'esame del cariotipo ed eseguire i tests ormonali atti a valutare l'integrità
dell'asse ipotalamo-ipofisi-gonadi.
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